Iniziano finalmente i campionati primaverili dell’attività di base e finalmente si torna a giocare anche con il comitato di Pescara.

La crescita dei bambini passa attraverso il confronto con gli altri, la nostra filosofia ed il numero di bambini, ci consente di modulare le squadre in base al livello degli “avversari”.

Posto che nell’attività di base il raggiungimento della vittoria non ha alcun valore di classifica, riteniamo che sia importante per il bambino confrontarsi con altri che abbiano abilità tecnico motorie simili .

Questo discorso vale sia in positivo (evitare di affrontare con gruppi più affiatati squadrette di principianti) che in negativo (evitando così di mandare bambini che sono agli inizi contro avversari selezionati).

Non creiamo squadre A e B ma restiamo legati ai gruppi di allenamento sul territorio perchè riteniamo che fino agli 11 anni la crescita passi soprattutto dal gruppo di amici.

Non va data enfasi alla vittoria come alla sconftta ma riteniamo che il bambino debba vivere entrambe queste emozioni per imparare a gestirle. Dir loro che non ha nessuna importanza vincere o perdere significa svuotare le loro aspettative e non fornire loro gli strumenti utili a gestire le delusioni e le gioie dello sport e della vita (quando saranno un po’ più grandi.

Non creiamo squadre A e B ma restiamo legati ai gruppi di allenamento sul territorio perchè riteniamo che fino agli 11 anni la crescita passi soprattutto dal gruppo di amici.

Non pensiamo che la nostra filosofia sia la migliore e neanche la peggiore ma è la nostra e nasce da anni di esperienza, studio e confronto con tante realtà.

Aggiungiamo alcuni consigli  per i genitori:

1- non date consigli tecnici di nessun tipo prima della partita al bambino

2- non date consigli tecnici al bambino durante la partita

3- non fate il resoconto tecnico con il bambino quando torna a casa

Non avete le competenze tecniche ne psicologiche per farlo, lasciate lavorare gli istruttori (che studiano e si aggiornano costantemente).

Il calcio dei bambini è molto diverso da quello degli adulti che voi guardate in televisione ed allo stadio e del quale magari avete esperienza e competenza. La scuola calcio è un altro sport.

Le metodologie psicologiche e tecniche sono in continua evoluzione e rispetto a venti anni fa c’è più informazione, è pertanto sbagliato valutare le “prestazioni” dei bambini in base alle nostre esperienze pregresse (sono superate).

 

 

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